Che la danza in generale si sia evoluta nei secoli è un dato oggi verificabile
Nel corso dei secoli i cambiamenti all’interno delle discipline artistiche della Danza hanno notevolmente aumentato i “giri di motore” sotto vari aspetti: la misura, la velocità ed il grado.
Che il Ballo in generale si sia evoluto è un dato di fatto oggi notevolmente visibile, soprattutto se facciamo riferimento alla ricostruzione storica degli stili di danza esistenti.
Stili non sempre ben accettati subito dalle masse, proprio per il fatto che sia la velocità sia la forma vengono spesso rivoluzionate, tanto da sembrare troppo diverse dalla matrice originale della disciplina di turno, un po’ come accade nella pittura o nel cinema, quando vengono presentati lavori innovativi che magari, verranno capiti solo in un secondo tempo.
Questi problemi affliggono l’arte odierna tanto quanto la affliggevano nel passato, l’uomo ha da sempre cercato di trasmutare l’arte dal ceppo d’origine, un po’ anche per lo stesso pubblico che a furia di vedere sempre le stesse cose, rischia di annoiarsi (innovarsi non è un compito facile per nessun artista e per nessuna arte).
Molte volte il pubblico applaude ed accoglie con felicità un tipo di prodotto artistico rivoluzionario o semplicemente diverso, altre volte capita che il pubblico non capisce, ed è in questi casi che è necessaria una battaglia da parte dell’artista di turno per far intendere il proprio messaggio.
Esistono Fallimenti artistici, esistono fallimenti che col tempo si sono trasformati in successi, ed è proprio qui che dobbiamo renderci conto quanto è importante sempre e comunque la sperimentazione; la prova è intrinseca nella stessa esistenza e natura dell’essere umano, senza prove ed esami da superare la nostra esistenza cesserebbe di essere tale perché non avrebbe più nessun tipo di scopo umano.
Per quanto riguarda la Danza, un esempio di battaglia esemplare può essere rappresentata da quella intrapresa da un noto critico di ballo e giornalista (J.Martin), per spiegare sia al pubblico che ai colleghi contemporanei, quanto fosse un gioiellino di innovazione artistica la allora appena nata Modern Dance.
Il corso degli eventi non ci obbliga a scegliere ciò che deve per forza piacerci, ma ci regala i punti di vista e gli strumenti necessari per comprenderli al meglio e per infine compiere la scelta migliore.
Discrepanza tra evoluzione delle danze Occidentali e le danze del resto del Mondo
Se ad esempio narriamo gli eventi storici ed evolutivi della danza occidentale, gli strumenti a nostra disposizione riusciranno a darci un quadro generale che comprende una storia compresa tra il balletto di corte e la danza contemporanea e moderna, ossia le danze considerate da noi come accademiche tra Europa, Russia ed America.
Questo in particolar modo perché i primi documenti storici di danza teatrale risalgono esclusivamente a quell’epoca e perché al di fuori dei continenti citati, la situazione della danza era totalmente differente: altre radici, altre origini, altri stili, pertanto tutt’altra storia a seconda del Paese d’origine.
In Continenti antichi come l’Asia oppure l’Africa, paradossalmente, regnava la stabilità artistica legata in moltissimi casi alle radici culturali e religiose dei rituali, che occorrevano nella maggior parte dei casi a tracciare le varie credenze, onorando il tutto attraverso la danza (perciò considerata in questi luoghi uno strumento più spirituale che fisica).
Sempre nei Paesi non Occidentali, il mantenimento della danza originale è stato caratterizzato anche dal fatto che il ballo fungeva da canalizzatore sociale:
Occorreva quindi alle comunità dei vari popoli per consentire l’aggregazione sociale e la condivisione culturale e religiosa, percepito più come un propagatore di valori e modelli morali e comportamentali, piuttosto che una rappresentazione prettamente artistica, la danza era quindi il portale tra il mondo materiale e quello spirituale.
La danza in Occidente invece è stata caratterizzata dai profondi mutamenti strutturali, in principio lenti, superficiali e graduali per poi diventare nel corso dei secoli, sempre più rapidi e profondi, tanto da cambiare notevolmente gli stili dei balli più conosciuti come le danze accademiche: classica, contemporanea e moderna.