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Lettera da una fan, Il mio rapporto col Blasko

Lettera da una fan, Il mio rapporto col Blasko

Lettera da una fan di Vasco Rossi:

Per me Vasco Rossi è sempre stato un punto fermo. Sono la più piccola di tre sorelle, cresciute come si dice “a suon di musica”; a casa nostra si cantava sempre! Si ascoltava un po’ di tutto, dalla musica pop al Rock’n Roll, dalla musica italiana a quella straniera.

Essendo la più piccola, ovviamente, ascoltavo di riflesso la musica che ascoltavano le mie sorelle e le canzoni di Vasco mi hanno sempre conquistata e sono quelle che ricordo maggiormente.

Devo dire che mi piacciono tutte le fasi di Vasco, dall’uomo trasgressivo, non particolarmente amato dai genitori di una volta, che se ne fregava altamente dei giudizi e pregiudizi della gente (voglio una vita “che se ne frega”), all’uomo più maturo e a volte un poco malinconico, che parla di sé e che non ha paura di esprimere le sue opinioni.

Le sue canzoni raccontano ognuno di noi ed hanno il potere di descrivere costantemente, in qualsiasi periodo della propria vita, sensazioni e sentimenti molto forti.

Questo è davvero incredibile!!! Ascoltando molti suoi testi scritti negli anni Settanta e Ottanta, ci si rende conto di quanto siano attuali ancora oggi.

Molti cantautori come il Vasco di qualche decade fa, magari visti all’epoca come dei visionari, scrivevano di una società in cui ci si stava proiettando verso un consumismo ed un’umanità spietata.

Ci sono alcune canzoni, come “Vivere una favola” in cui viene descritta la città, con un linguaggio molto semplice, ma significativo, ed ascoltandola oggi ci si rende conto di quanto avesse ragione. 

Tutti i momenti significativi della mia vita sono stati accompagnati dalle canzoni di Vasco Rossi…

Riesco a collocare tantissime canzoni a dei momenti specifici, a dei ricordi bellissimi ed a volte anche non molto piacevoli e soprattutto molte canzoni di Vasco, mi ricordano dei momenti di svolta della mia vita.

Ho delle immagini scolpite nella mia mente, ed a parlarne mi viene la pelle d’oca, di me nella mia cameretta mentre dovevo prendere qualche decisione importante (o che credevo lo fosse) e ascoltavo la musica di Vasco…

Era come se mi indicasse la strada… in quel momento era come se mi fosse chiaro quello che dovevo fare. Crescendo e una volta presa la patente, in quei momenti, invece di rintanarmi nella mia cameretta, prendevo l’auto e mettevo Vasco a tutto volume, cantando a squarciagola.

Ricordo ancora il mio primo concerto di Vasco a San Siro, anno 2003. Sensazione indescrivibile, quasi una droga e da allora non ho mai smesso e temo il giorno in cui Vasco deciderà di fare il suo ultimo concerto…

Sarà davvero tristissimo.

Sono sedici anni che lo seguo e non solo a Milano, ma anche a Torino (più volte), a Venezia, e a Modena.

Al Modena Park ricordo un vero delirio di persone! Era riunito il popolo del Blasko; eravamo tutti lì con i nostri zainetti piccolissimi (per via dei controlli) e seppur non si vedesse e sentisse granché bene dove mi ero collocata, fu un’esperienza fantastica…

Essere parte di tutto questo, e contribuire alla sensazione di soddisfazione e gioia che poteva provare Vasco, mentre poco prima dell’inizio del suo concerto sorvolava con l’elicottero il parco, era incredibile.

Quello era il coronamento della sua carriera… un sogno che diventava realtà per lui, ed io ero una della tantissime persone che aveva contribuito a realizzare questo suo sogno…

Il minimo che si potesse fare per un uomo che con la sua musica, ha supportato diverse generazioni e dato loro un modo per sfogarsi, per sperare, e soprattutto attraverso le sue canzoni, è riuscito a trovare le parole giuste per poter esprimere sensazioni e sentimenti di tantissime persone.

Anche quest’anno (2019) non potevo perdermi il suo concerto sempre a San Siro dove ha fatto ben 6 date e tutto esaurito!

Devo dire che quello di quest’anno è stato uno dei concerti più belli che ho vissuto; la scaletta era perfetta, e lui era in una condizione strepitosa. E’ stato tutto bellissimo, davvero… SI… STUPENDO! 

Come ad ogni concerto quando senti cominciare le note di “Albachiara” è già malinconia… 

Per qualche giorno ti senti ancora con quell’alone di felicità e la frase che mi colpisce da diversi concerti e che mi dà forza e coraggio è quando il Blasko dice: “ce la farete tutti…”

Io in quel momento sento che ognuno di noi, con i suoi piccoli o grandi problemi, con le sue paure e le sue titubanze, l’incertezza della stabilità lavorativa, amorosa e danarosa, ha solo bisogno di sentirselo dire… e sarà proprio così… ce la faremo tutti, ed anche tu Vasco…

Tu… ce l’hai già fatta!!!

By Jenny