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Nascita dei Balli sociali tra Europa e Americhe tra popoli e colonizzazioni

In questo articolo raccontiamo brevemente come i balli sociali si sono sviluppati negli ultimi secoli nel Mondo, soprattutto tra Europa ed America, attraverso lo scambio culturale tra i popoli e le relative colonizzazioni storiche avvenute in passato.

Se diciamo nomi come “Valzer”, “Polka”, “Mazurka” ci vengono alla mente subito collegamenti a tradizioni popolari dell’Europa centrale.
Anche se la maggior parte di questi balli di coppia ormai fa parte e li ritroviamo persino all’interno della nostra tradizione di balli di liscio e dei classici balli da sala, queste note e patrimoniali danze sono riconducibili ad altrettante origini di altri Paesi europei.

La Polka deriva dalla Cecoslovacchia, il Valzer è di origine tedesca ed austriaca (Vienna – valzer viennese), la Mazurka nasce in Polonia, mentre in Italia nasce invece il Liscio Unificato.

I balli di coppia tradizionali europei sono perciò caratterizzati tutti dal risultato di scambi culturali avvenuti in passato, tant’è che se ci si reca in una città italiana ad un corso di ballo liscio, molto probabilmente verranno introdotti nel percorso didattico vari altri modelli di danze come quelle prima elencate.

Ad una serata classica “da balera” italiana si danzano oltre che il liscio unificato il fox trot, il valzer, la mazurka, la polka ed altre danze ancora.

Altri balli caratteristici popolari continuamente in grande fermento e che ormai fanno parte anch’essi in un certo senso alla nostra cultura generale, sono senz’altro quelli latino americani, spesso miscelati in buona parte alle culture afro o afro-ispaniche come ad esempio quella afro-cubana che deriva direttamente da circostanze migrazionali, direttamente conseguenti alla scoperta del Nuovo Mondo e quindi direttamente conseguenti alla relativa tratta degli schiavi africani d’America.

L’unione di culture musicali e danzerecce provenienti da elementi africani, europei, sud e centro americani hanno favorito la nascita di migliaia di balli tradizionali, alcuni conosciuti, altri meno, alcuni ancora vivi ed altri completamente dimenticati.

Il grande circuito dell’antico movimento degli schiavi provenienti dall’Africa verso le nuove terre scoperte come America del Nord, Brasile, isole Caraibiche ed altri Paesi Sudamericani, impatta notevolmente se non totalmente, attraverso la colonizzazione degli Stati, sulla generazione di nuove popolazioni, condizioni e classi sociali ed infine culture che caratterizzeranno per sempre le condizioni geo-politiche e sociali di questi oggi civilizzati Paesi, che assieme all’Europa, definiscono il Mondo Occidentale.

Rimane il fatto constatato che la chiave delle nuove generazioni di balli, deriva dalle colonizzazioni, un altro movimento di questo tipo, lo si ottiene quando gli eventi migratori di scozzesi, irlandesi e coloni inglesi, portano oltre Oceano balli come la Giga o la Contraddanza, quest’ultima importata anche dai francesi verso il Nord America (Canada), alcune isole caraibiche, ed alcuni degli Stati Uniti.

Oltre la Contraddanza, la Francia contribuisce nella diffusione di Gavotte, Quadriglie e Minuetti.

Dirette discendenti della Spagna sono ovviamente il Flamenco ed il Bolero, queste danze assieme alla nota habanera contribuiscono a formare la spina dorsale della musica caraibica latino americana unita ai ritmi africani provenienti da regioni come Togo, Benin, Nigeria e Congo.

E’ da tutto questo mix culturale ed artistico che nascono balli come la salsa, il merengue, la bachata, la rumba, il cha cha cha e tantissimi altri ancora.

Tornando a parlare brevemente del Brasile, anche qui è dove si uniscono culture come quella africana con quelle indios locali ed anche usi e costumi cristiani dando vita a ritmi particolarmente noti come quello della Samba.

La maggior parte di questi sono balli popolari abbastanza giovani (per giovani intendiamo, meno di 300/400 anni), alcuni di essi sviluppatosi addirittura nel XX secolo, come il Tango, la Milonga, il Bailongo, nati direttamente dalla multiculturalità caratterizzata dalla vasta migrazione in parte africana ma fortemente italiana e spagnola incentrata in Argentina nella città di  Buenos Aires (culla del Tango argentino).